"L’opera della Schulz-Dornburg è un’esplorazione critica della costruzione del potere e della sua impermanenza. Le immagini prendono corpo attraverso la stretta relazione tra strutture architettoniche e uomini, fra solidità dei materiali e impalpabilità dell’aria, con la costante di un viaggio senza sosta. Dal villaggio di Kurchatov in Kazakistan a Kronstadt, dalla Russia fino al confine fra Georgia e Azerbaijan, dalla Siria all’Iraq, dalle rovine dell’ormai abbandonato progetto ferroviario ottomano in Arabia Saudita alle fermate degli autobus dell’era sovietica in decomposizione in Armenia, alle abitazioni temporanee di paludi in Mesopotamia, il percorso visivo della Schulz-Dorburg si dichiara attraverso uno sguardo frontale, secco, coerente:
modus videndi imprescindibile per chiunque abbia interesse all’intreccio fra fotografia concettuale, architettura e paesaggio."
Ursula Schulz-Dornburg: scenari su un futuro ineludibile
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"che Fare" 03.08.2018